IL MIO PERCHE’

Un figlio. Ci ho messo un po’ a capirlo ma alla fine è capitato anche a me di desiderarlo. Perché lo volevo? Al tempo le risposte che mi diedi mi parvero valide, legittime e razionali. Ma la realtà è ben più fluida e singolare di quanto ci si possa raccontare. Allora si, volevo un figlio … Continua a leggere IL MIO PERCHE’

SIAMO TUTTI SPECIALI

Se c’è un sentimento che accomuna universalmente tutti i genitori, è l’idea che il proprio figlio sia il top di gamma della categoria. Un’idea che evidentemente è parte integrante dall’amore genitoriale e che ai nostri occhi rende i nostri figli le persone più speciali del mondo. Ma è da questa idea, che certamente nasce genuina, … Continua a leggere SIAMO TUTTI SPECIALI

TERRIBLE TWO DE CHE??

Forse sono strampalata io, ma cosa ci sia di così terribile nei due anni proprio non lo capisco. Senti parlare di questa età come se fosse la peggio disgrazia per un genitore. Sarà che i primi mesi di vita di mio figlio li ricordo come una specie di tormento, tra la costante privazione di sonno, … Continua a leggere TERRIBLE TWO DE CHE??

LASCIATE CHE DICANO BLA BLA BLA

Quand’è che ti sistemi, non è ora che ti sposi, non è ora che fai un figlio, e bla bla bla. Non posso contarle le volte che “quelli che si erano già sistemati” mi hanno martellato con domande di questo genere come se l’avanzare degli anni dovesse necessariamente contemplare determinati eventi o come se studiare … Continua a leggere LASCIATE CHE DICANO BLA BLA BLA

Il mio prima e il mio dopo

Ci sono accadimenti che in qualche modo segnano inevitabilmente un prima e un dopo. Possono essere eventi belli o dolorosi, ma sta di fatto che in qualche modo marcano una linea di separazione netta nella nostra esistenza, tra quello che era e quello che sarà. Per quanto un tempo fossi convinta che quella riga l’avessi … Continua a leggere Il mio prima e il mio dopo

Avere un figlio. Ecco com’è per me

Mi è stato chiesto “come sia avere un figlio”. La risposta, per come la vedo io, è abbastanza semplice. Avere un figlio è fare un giro lungo una vita sulle montagne russe. Salite e discese repentine, curve paraboliche, evoluzioni particolari, punti fermi un po’ precari, situazioni un po’ appese, un percorso che sembra non finire … Continua a leggere Avere un figlio. Ecco com’è per me

Mamme facciamo pace con noi stesse

Ammetto, ci sono circostanze in cui la sensazione di essere, come direbbe la mia amica Silvia, una “mamma non abbastanza, ce l'ho. O meglio, diciamo che non essendoci un modello di riferimento, quello cioè delle mamme abbastanza, mi è capitato di pensare che forse potrei fare di più. Di esempi ne potrei fare all’infinito, esempi in cui oscillo tra l’amore folle e cieco verso questo bambino per il quale farei qualunque cosa se solo fosse necessario e moti di egoismo in cui mi sento mancare l’aria. E un po’, a tratti, mi sento in colpa. Perché le altre mamme le vedo. Pianificano giornate a misura di bambino, fanno i biscotti, si inventano giochi, organizzano feste bellissime, vanno al parco, programmano il menù settimanale, comprano biologico, studiano manuali su come sviluppare l’autonomia del bambino e via così.  Che dire, forse sono queste le mamme abbastanza, ma il punto è che a mio figlio sono toccata in sorte io. Una madre che non fa biscotti ma che lo ama profondamente, che non organizza feste di compleanno fantasmagoriche ma che, solo per lui, fa compromessi ogni giorno con sé stessa mettendo a dura prova i propri limiti. Una madre che è che quel che è e che per suo figlio e per sé stessa fa tante altre cose.....

Ah, queste mamme moderne

“…. Stanno sempre a lamentarsi. Quelle di una volta andavano nei campi e crescevano 10 figli senza fiatare?!” Ok, ci sta, ma facciamo chiarezza perché se verosimilmente una volta era più o meno così, in fondo che ne sappiamo noi di quelle mamme che non fiatavano mai. Magari alcune non erano poi così appagate, forse qualcuna di figli ne avrebbe voluti meno o banalmente avrebbe preferito vivere un’esistenza diversa. Mi pare anche probabile che fossero anche molto stanche ma mica si poteva dire. Eppure non è poi così difficile immaginare quanto la loro vita fosse spesso e comunque pesante. Ora, con tutto il rispetto per i tempi andati, finiamola con questa sicumera sulle mamme di una volta. Perché, che piaccia o no, le donne, mamme o no, sono cambiate tanto quanto è cambiato il mondo intorno a loro. E meno male, vorrei aggiungere....

Cosa ti fa un bambino

Subito dopo la nascita di mio figlio ho passato un brevissimo periodo in cui seriamente mi sono sentita una mamma pessima e ingrata che tutto stava facendo tranne che godersi la sfacciata fortuna che gli era toccata.Per fortuna è durata poco. Da allora è passato del tempo, mio figlio ha quasi 22 mesi e io sono un’altra persona, ovvietà quest’ultima di cui però vado terribilmente fiera.Già perché c’era un tempo in cui giocavo a fare l’adulta. E come tutti gli adulti, ero convinta di sapere abbastanza. Perché gli adulti sono un po’ così. E ci sta. Abbiamo le nostre storie personali, abbiamo fatto le nostre esperienze, ci siamo fatti le nostre corazze, ci siamo assuefatti all’istinto di sopravvivenza, abbiamo imparato a difenderci, ci siamo costruiti la nostra inattaccabile identità e alla fine abbiamo smesso di credere alle magie.  Quelle magie che solo un bambino può farti riscoprire.....

Quando la verità fa meno male della finzione

Va be che siamo nell’era dove l’apparenza è diventata un valore, va be che i social ci hanno messo il carico da 11 ma c’è un dettaglio che rende tutti questi va be un po' discutibili, soprattutto se stiamo parlando di figli, genitori e famiglia. Perché far credere al resto del mondo quel che non è, fa male e fa male soprattutto agli altri.  Già, perché raccontare che fare il genitore sia un gioco da ragazzi, che allattare sia per una mamma un’esperienza sempre facile e meravigliosa, che i propri figli siano angioletti sempre sorridenti e sereni, che la propria vita familiare sia tutta gioia e felicità, che la vita di coppia sia scoppiettante e pazzesca e che tutto proceda alla grande senza ombre o criticità, fa sentire di schifo tutti coloro che non si riconoscono in questo quadretto idilliaco. Non credete a chi racconta solo la felicità......